Un nuovo hub per l’innovazione Agroalimentare nell’Oltrepò pavese

Nasce Riccagioia Agri 5.0, da Liea (Lombardia innovazione per l’ecosistema agroalimentare). Un progetto voluto da Regione Lombardia per creare le condizioni e i servizi necessari per affrontare e vincere la scommessa del cambiamento ed offrire in cambio, alle tante imprese agricole lombarde, modelli innovativi di impresa

Pubblicato il 24 Apr 2021

L'azienda sperimentale Riccagioia a Torrazza Coste (PV)

Cambia l’agricoltura e Regione Lombardia rilancia il ruolo dell’azienda Riccagioia, una delle sedi territoriali di ERSAF (Ente di Regione Lombardia per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), specializzata in attività di ricerca e servizi per il settore vitivinicolo e l’agricoltura collinare appenninica: 54 ettari e 20.000 metri quadrati di immobili con spazi divisi tra laboratori di analisi, laboratori didattici, sala convegni, uffici e già oggi sede di importanti associazioni del territorio. Lo fa con Bayer Cropscience istituendo il progetto Liea (Lombardia Innovazione per l’Ecosistema Agroalimentare) che punta alla ricostituzione dello storico complesso immobiliare di Riccagioia a Torrazza Coste nell’Oltrepò pavese, ora nucleo per la rinascita del comparto primario attraverso digitalizzazione e nuove tecnologie.

Il progetto si concretizzerà attraverso la creazione di un innovation hub Riccagioia Agri 5.0 gestito da una Fondazione privatistica, caratterizzata dalla partecipazione di importanti imprese di settore e della tecnologia e dalla presenza pubblica di ERSAF. I partner Privati garantiranno tutte le risorse di avvio e gestionali necessarie allo sviluppo della Fondazione e tutti gli utili saranno reinvestiti in nuovi progetti; il partner Pubblico la volontà di innovare e semplificare il ruolo di governo e di supporto al settore.

Con questo ecosistema innovativo pubblico-privato e il coinvolgimento di primarie aziende di differenti settori, si creeranno le condizioni per lo sviluppo di progetti di sistema e/o territoriali e di accesso alle risorse economico-finanziarie della programmazione nazionale ed europea, a supporto della trasformazione digitale, dell’utilizzo operativo delle innovazioni di prodotto e processo personalizzabili sulle singole situazioni ed esigenze, consentendo un efficace e sinergico binomio tra sostenibilità ambientale ed economica, per lo sviluppo dell’Agricoltura 5.0.

Lombardia riferimento nazionale, i dati da primato nell’Agricoltura

“Il progetto sarà un valido supporto e una guida qualificata all’innovazione del sistema agricolo regionale. Tutto ciò sia in termini di modelli di business sia di nuovi processi operativi” così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana presenta Liea sottolineando “La Lombardia è la prima regione agricola d’Italia. Per questo vuole guidare l’evoluzione tecnologica di questo comparto coinvolgendo i grandi protagonisti della ricerca applicata alla filiera agroalimentare”.

Regione Lombardia ha un vero primato in campo nazionale nel settore agricolo. Lo dimostrano i numeri: produce il 43% del latte italiano, il 42% del riso italiano e il 40% dei prodotti suinicoli italiani; è prima anche per superficie dedicata all’agricoltura, le cui attività coprono il 69% del territorio. Un primato chiaro anche per quanto riguarda le colture innovative: le verdure e gli ortofrutticoli freschi lavati, confezionati e pronti da consumare, rappresentano infatti il 30% della superficie nazionale di questa coltura, ettari ed ettari cioè di ortaggi in serra.

Progetto Liea: l’innovazione e la ricerca per modelli produttivi sostenibili

Attraverso il progetto Liea, verranno forniti una serie di servizi che andranno a coprire tutte le filiere produttive di settore. Dalla gestione dell’azienda esistente quale laboratorio di test e personalizzazione delle innovazioni provenienti anche da altri settori; alla costituzione di un Centro di formazione di innovazione per colmare il digital gap di competenze in ambito Agri 5.0; a progetti operativi tecnologicamente innovativi, grazie alle tecnologie e competenze messe a disposizione dai partner privati, da replicare sul territorio regionale e/o nazionale.

Non mancherà la creazione di nuovi modelli produttivi sostenibili più efficienti ed efficaci basati sull’uso di nuove tecnologie lungo tutto il processo di business (dalla produzione alla commercializzazione dei prodotti). La struttura sarà utilizzata anche per creare un polo di informazioni, esperienze sensoriali e di accesso e supporto ai servizi di turismo eno-gastronomico, fornito dalle strutture agricole e di ospitalità del territorio lombardo, al fine di favorire la crescita dell’attrattività di un intero territorio.

“La sostenibilità ambientale dei sistemi produttivi – aggiunge Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi – si ottiene con l’innovazione e la ricerca, non con le imposizioni. Il progetto Riccagioia rappresenta un esempio concreto di Agricoltura 5.0. La Regione Lombardia intende innovare l’ecosistema agricolo del territorio e costituire un riferimento nazionale, soprattutto in un momento in cui la crisi economica causata dal Covid ha affermato la necessità, non più rinviabile, di avviare, insieme ad un nuovo modello di relazione con il sistema privato e della ricerca, processi di agricoltura intelligente e di precisione coniugando la redditività delle aziende con i principi dell’ecologia”.

Partner, risorse e governance

Almaviva Spa,  Bayer CropScience, Bonifiche Ferraresi Spa-Ibf Servizi Spa, Federazione Regionale Coldiretti Lombardia, Defendini Logistica srl – Sum srl,  Esri italia Spa,  ERSAF-Regione Lombardia, GeoSmartCampus srl,  Nagima Srl e Structura srl, Tim Spa – Olivetti Spa, sono i partecipanti che costituiranno la Fondazione.

Rete di Impresa Assintel-AgritFood Tech, Dedagroup, e Fondazione Quadrans i candidati partner di progetto per lo sviluppo di singole applicazioni.

L’Università degli Studi di Milano (Dipartimenti di Scienze e Politiche Ambientali, Scienze Agrarie e Ambientali, Scienze per gli Alimenti) e l’Istituto Tecnico Agrario Gallini di Voghera  forniranno il sostegno scientifico e per la ricerca.

Intesa Sanpaolo ha già manifestato l’impegno a valutare l’intero progetto per dare il necessario supporto finanziario, una volta costituita la Fondazione.

Il modello di funzionamento sarà quello della Fondazione di Partecipazione che prevede un Consiglio di indirizzo, un Consiglio di Amministrazione e la Direzione di Governo dei progetti, affiancate da un Comitato Tecnico-Scientifico.

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