
L’innovazione digitale nel mondo agroalimentare continua a crescere e segna nel corso del 2022 un altro importante risultato superando i 2 miliardi di euro con uno sviluppo del 31% rispetto allo scorso anno. Le difficoltà e le complessità dell’anno appena trascorso e il ruolo che è stato affidato al digitale per affrontare le tante crisi che si sono succedute sono la testimonianza di come l’Agricoltura 4.0 sia determinante per garantire lo sviluppo economico del Paese.
E la fotografia del ruolo e degli sviluppi dell’innovazione tecnologica e digitale per il mondo agroalimentare arriva dall’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia, presentata in occasione del convegno dal titolo “Da adozione a valorizzazione: la sfida dello Smart agrifood”.
Andrea Bacchetti, Direttore dell’Osservatorio Smart AgriFood, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione digitale per supportare la gestione di situazioni particolarmente complicate come la scarsità e il rincaro dei costi degli input produttivi e dell’energia. La vera sfida, secondo l’analista, è però quella di passare da una adozione importante e in continua crescita su diversi ambiti, a una completa valorizzazione di tutte le soluzioni digitali.
Il ruolo del digitale per affrontare tante e diverse situazioni di crisi
I temi legati alla sostenibilità e a una crescente attenzione nella gestione delle risorse si sono affiancati ai temi posti dall’emergenza idrica e della siccità che ha colpito il nostro paese: dalla crisi delle forniture di materie prime, che ha creato gravi difficoltà a tante catene di fornitura, ai temi energetici che a loro volta hanno fatto sentire il loro effetto anche sul settore primario. In questo scenario le imprese e le supply chain hanno potuto far leva su un ruolo sempre più importante e centrale della tecnologia e del digitale.
Il mercato dell’Agricoltura 4.0 nel suo complesso sta crescendo anche in termini di superficie coltivata con il supporto di soluzioni digitali. Il percorso vede il passaggio dal 6% del 2021 all’8% del 2022 con una presenza di mezzi connessi, di macchinari, di sistemi per il controllo e il monitoraggio delle colture che rappresentano il 65% del mercato. Con una dinamica importante anche per quanto riguarda i sistemi per il monitoraggio da remoto di infrastrutture e coltivazioni che cresce del 15%.
Il 2022 è anche l’anno che più di altri ha visto una accelerazione nel percorso di integrazione con le imprese del mondo agroalimentare. Sul “campo” più del 50% delle imprese conta almeno su una soluzione di Agricoltura 4.0 con una media di tre soluzioni per ogni azienda. Guardando invece alle imprese di trasformazione più dell’80% di queste realtà dispone o ha almeno sperimentato una soluzione digitale con una crescita del 30% (rispetto al 2020) trascinata in particolare da una quota importante di aziende che utilizzano quattro o più soluzioni in contemporanea.
La crescita globale dell’Agricoltura 4.0: serve maggiore interoperabilità
Il contesto generale nel quale si colloca l’evoluzione dell’Agricoltura 4.0 è caratterizzato da una crescita a livello mondiale che supera il 10% e che è in linea con un percorso di sviluppo che secondo alcune stime dovrebbe permettere di raggiungere i 30 miliardi entro il 2027. E un grande potenziale per questo sviluppo è rappresentato dalle imprese che ancora non hanno avviato progetti o percorsi di innovazione digitale.
Se si torna a guardare al dato relativo alla superficie interessata da attività legate all’utilizzo di soluzioni 4.0 ovvero a quell’8% raggiunto nel corso del 2022 si deve notare che una componente importante di questo sviluppo arriva da aziende agricole che hanno avviato da tempo progetti di digitalizzazione e stanno facendo crescere le loro prospettive di innovazione prima di tutto sulla superficie coltivata già interessata da questi processi con l’introduzione di nuove soluzioni e nuovi servizi.
Chi lo ha fatto, insomma, sta osservando i benefici ottenuti e ha deciso di proseguire.
Chiara Corbo, Direttrice dell’Osservatorio Smart AgriFood, a sua volta ha messo in evidenza come stia diventando sempre più importante portare l’attenzione su una vera interoperabilità delle soluzioni per consentire l’integrazione di dati provenienti dai diversi sistemi, sia all’interno che all’eterno delle imprese. La crescita di progetti di collaborazione sottolinea come la condivisione dei dati permetta di garantire una reale ed efficace visibilità su tutta la filiera, portando benefici a tutti gli attori su più ambiti dalla tracciabilità alla sostenibilità.
Cloud computing, mobile, ERP, MES e robotica
Nell’ambito del settore legato alla trasformazione agroalimentare le aziende che hanno scelto di implementare anche più soluzioni in contemporanea mostrano una forte attenzione a soluzioni tecnologiche basate su cloud computing, un focus sui temi della tracciabilità con soluzioni di gestione di QR Code, l’adozione di tecnologie mobile come app per tablet e smartphone per la gestione di sistemi e mezzi tecnici, o per il monitoraggio della qualità dei prodotti finali. ERP e MES e advanced automation a livello di robot e cobot rappresentano un altro importante ambito di sviluppo.
Questa vitalità ha fatto crescere anche l’interesse delle startup che vedono nel mondo agroalimentare nuove opportunità di innovazione e di crescita. A livello internazionale il 28% di imprese innovative focalizzate sull’agroalimentare ha almeno su una proposta di Agricoltura o Zootecnia 4.0. Una grande attenzione è poi rivolta alle soluzioni che permettono di gestire in modo sempre più preciso le risorse energetiche, gli input produttivi e l’irrigazione.
Tracciabilità sempre più importante, sia verso le imprese sia per i consumatori
Il tema della tracciabilità è poi una delle aree sulle quali si concentra maggiormente l’attenzione delle imprese accanto alla produzione, alla logistica e al controllo della qualità sia per quanto riguarda le materie prime sia per quanto attiene ai prodotti finiti.
Per quell’88% di realtà che hanno scelto di innovare specificatamente sulla tracciabilità il focus tecnologico riguarda i software gestionali integrati nel 56% dei casi, le soluzioni mobile nel 26% e il cloud per il 21%. Tra gli obiettivi: la riduzione dei tempi per la rintracciabilità dei prodotti in caso di criticità e in generale, una maggiore efficienza nella gestione dei dati.
Una attenzione speciale va poi alla tracciabilità come mezzo per valorizzare i prodotti verso i consumatori finali dove entrano in gioco le soluzioni basate su QR Code. In questo ambito il 75% delle soluzioni per il tracking arriva grazie a tecnologie innovative, il 17% è opera di startup e un ruolo fondamentale è svolto dalla Blockchain.
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