Coordifesa: il nuovo Consorzio nazionale per la gestione dell’agricultural risk

Nella sede di Confagricoltura nasce il nuovo Consorzio nazionale per la gestione del rischio in agricoltura

Pubblicato il 27 Dic 2019

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Otto Consorzi di Difesa sono usciti da Asnacodi (Associazione Nazionale dei Condifesa che riunisce circa 60 associazioni di agricoltori che si occupano della gestione dei rischi nell’agricoltura) per fondare nella sede di Confagricoltura un nuovo organismo. CoorDifesa è un’associazione di rappresentanza sindacale che cerca di soddisfare le esigenze delle imprese agricole nel dialogo istituzionale con gli organismi pubblici sui temi relativi al rischio e alla difesa delle colture, quali calamità naturali, avversità atmosferiche, fitopatie, malattie del bestiame e altri eventi.
Fanno parte del CoorDifesa: Consorzio Interregionale per la difesa delle avversità in agricoltura, di Casale Monferrato (AL); Consorzio di difesa delle produzioni intensive della provincia di Cremona; Condifesa Alessandria; Co.Di.Pa Verona; Consorzio Interprovinciale per la difesa delle colture agrarie dalle avversità atmosferiche “Novara Uno”; Consorzio Interprovinciale per la difesa delle colture agrarie dalle avversità atmosferiche Vercelli; Consorzio Agridifesa Italia (Lombardia) e Co.Di.Pa. Agrigento.

Il Presidente: vogliamo aiutare le aziende agricole a gestire i rischi

“L’esigenza di costituire a livello nazionale un organismo di rappresentanza trova la sua giustificazione anche nella necessità di realizzare un miglior coordinamento fra i protagonisti delle associazioni impegnate ad assicurare la prevenzione e la gestione del rischio contro le calamità naturali. Intendiamo fornire gli strumenti più innovativi per dare una consulenza maggiormente rispondente al profilo delle aziende”.
Il neo presidente Riccardo Garrione, 45enne risicoltore di Vercelli, affiancato dai vice il siciliano Francesco Antonio Costanzo e il lombardo Giuseppe Tommaso Lanzoni, intende snellire l’approccio con le istituzioni su questi temi, mettendo al centro gli agricoltori. Poi, fare del CoorDifesa non un traguardo, bensì un punto di partenza aperto ad altre strutture che avvertono la necessità di operare in modo più efficace e attento ai territori.
Immagine fornita da Shutterstock.

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