Food delivery: con i distributori automatici si riducono costi e tempi anche per i piccoli commercianti

Distinguendosi dai classici fornitori di servizi di consegna e dai numerosi produttori di distributori automatici, la startup torinese Vado punta a colmare il divario tra questi due protagonisti del mondo dell’e-commerce 3.0 aiutando anche le piccole aziende a gestire in modo più efficiente le operazioni di delivery e take-away di qualsiasi prodotto. Lo fa integrando le loro app di delivery con distributori automatici, vending machines e smart fridge che consentono di vendere automaticamente 24 ore su 24, 7 giorni su 7

Pubblicato il 29 Set 2021

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Consegne di cibo e bevande, articoli di bellezza, pet food e prodotti tecnologici in meno di un’ora: il quick commerce conquista tutti e con Vado diventa accessibile anche ai piccoli imprenditori e negozi con uno spazio limitato. Attualmente, il modello emergente di vendita online che si aggira attorno agli 1,4 miliardi di sterline (secondo un report dell’Institute of Grocery Distribution) riesce a catalizzare l’impegno delle sole multinazionali e realtà affermate, le uniche in grado di affrontarne i costi, col rischio che si allarghi sempre più la forbice tra le piccole attività locali e le grandi imprese.

Affinché i piccoli commercianti non vengano tagliati fuori dal mercato, la startup italiana ha sviluppato un software che collega piattaforme di consegna di terze parti e distributori automatici rendendo completamente automatica la ricezione, la gestione e la consegna degli ordini ai rider. Al posto di vendere soltanto durante l’orario di apertura del negozio, con Vado è possibile integrare l’offerta commerciale sulle piattaforme dei grandi nomi del delivery come JustEat, Deliveroo, GlovoUberEats senza rimanere fisicamente aperti ma appoggiandosi ai distributori automatici che verranno poi attivati dai rider che, tramite un codice d’ordine ricevuto dall’app di delivery, potranno ritirare i prodotti erogati, riducendo i costi di gestione dell’ordine dell’80%.

Quick commerce: l’impegno di Vado a sostegno dei piccoli commercianti

Alessandro Ursino, CEO di Vado

“Le aziende che si approcciano al quick commerce, se non lo fanno in maniera strategica, rischiano di perdere molti soldi perché, oltre alle strutture e alla tecnologia, devono sostenere i costi di molto più personale nei propri store fisici –  spiega il CEO di Vado, Alessandro Ursino – Con Vado vogliamo creare una soluzione che semplifichi la vita dei piccoli commercianti e non solo, affinché possano competere ad armi pari nello stesso mercato con le grandi multinazionali”.

Vado si rivolge a realtà B2B che richiedono sia l’installazione di vending machine che l’implementazione del software, ma anche ad aziende, avendo già il proprio smart fridge o distributore automatico, necessitano solo dell’installazione del software realizzato da Vado. La startup, nata negli ultimi mesi del 2020 e con sede a Torino, punta ad installare il software in almeno 300 vending machine – che si differenziano dai classici distributori di merendine, ma sono veri e propri magazzini automatici in miniatura – nei prossimi 12 mesi e si impegna a concludere partnership con almeno altre 3 aziende produttrici di vending machine. Inoltre, allarga gli orizzonti anche verso il mercato sudamericano, così da affiancarsi a sempre più aziende equipaggiandole con i giusti strumenti per creare la propria applicazione di delivery. Oltre a ciò, prevede di espandere il team ora composto solo da 5 persone tutte under 35.

Vending Machine and Delivery - Quick Commerce Future - Vado - Italian Startup raised €300K

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