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La Commissione europea attinge ai fondi per lo sviluppo rurale per sostenere gli agricoltori 

Una misura eccezionale finanziata dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per consentire agli Stati membri di versare una somma forfettaria una tantum agli agricoltori e alle imprese agroalimentari colpite da aumenti significativi dei costi dei fattori di produzione e impegnati in pratiche sostenibili

Pubblicato il 24 Mag 2022

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L’impennata dei prezzi, in particolare per l’energia, i fertilizzanti e i mangimi, sta sconvolgendo il settore agricolo e le comunità rurali, causando problemi di liquidità per gli agricoltori e le piccole imprese rurali attive nella trasformazione, commercializzazione e sviluppo di prodotti agricoli.

Per affrontare le perturbazioni del mercato e contribuire alla sicurezza alimentare globale, la Commissione europea ha proposto una misura eccezionale finanziata dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per consentire agli Stati membri di elargire una somma forfettaria una tantum agli agricoltori e alle imprese agroalimentari interessati dagli aumenti significativi dei costi di input.

Una volta adottata dai colegislatori, questa misura consentirà agli Stati membri di decidere di destinare i fondi disponibili fino al limite del 5% del loro bilancio FEASR per il periodo 2021-2022 a sostegno diretto al reddito degli agricoltori e delle PMI attive nella trasformazione, commercializzazione o sviluppo dei prodotti agricoli. Un budget potenziale di 1,4 miliardi di euro nell’UE.

La direttiva è quella di indirizzare questo sostegno ai beneficiari più colpiti dall’attuale crisi e impegnati in pratiche sostenibili, come nell’economia circolare, nella gestione dei nutrienti, nell’uso efficiente delle risorse o nei metodi di produzione rispettosi dell’ambiente e del clima. 

Il commissario all’Agricoltura Janusz Wojciechowski ha dichiarato: “Gli agricoltori, con il sostegno della politica agricola comune, continuano a dimostrare il loro valore producendo cibo in circostanze difficili. Dopo la pandemia di COVID-19, ora sono pesantemente colpiti dalle conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina. Per alcuni è in gioco la sopravvivenza. Con questa misura, l’ultima di una serie implementata nell’ambito della PAC, li supportiamo in modo che possano continuare a produrre il cibo di cui il mondo ha bisogno, prendersi cura della loro terra e provvedere alle loro famiglie”. 

 

Oltre al sostegno finanziario, la Commissione europea intensifica il monitoraggio dei mercati agricoli 

Agricoltori e PMI selezionati potrebbero ricevere rispettivamente fino a 15.000 e 100.000 euro. I pagamenti dovrebbero essere effettuati entro il 15 ottobre 2023. Per avvalersi di tale possibilità eccezionale, gli Stati membri dovranno presentare una modifica ai loro programmi di sviluppo rurale che introducono questa nuova misura. 

La proposta eccezionale fa seguito al pacchetto di sostegno da 500 milioni di euro per gli agricoltori dell’UE adottato il 23 marzo nel quadro della comunicazione sulla “salvaguardia della sicurezza alimentare e rafforzamento della resilienza dei sistemi alimentari” . Con entrambe le misure, la Commissione incoraggia gli Stati membri a sostenere gli agricoltori impegnati in pratiche sostenibili. 

In questo contesto, la Commissione sta anche intensificando il monitoraggio dei principali mercati agricoli colpiti dalla guerra. Nello specifico, gli Stati membri dovranno notificare alla Commissione il livello mensile delle scorte di cereali, semi oleosi, riso e semi certificati di questi prodotti detenuti dai produttori, grossisti e operatori interessati.  

Inoltre, una dashboard interattivo fornirà statistiche aggiornate e dettagliate su prezzi, produzione e commercio di frumento da farina, granturco, orzo, colza, olio di girasole e semi di soia a livello dell’UE e mondiale per offrire agli operatori di mercato un quadro tempestivo e accurato della disponibilità di prodotti essenziali per alimenti e mangimi. 

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