Agroalimentare, la Campania apre la strada alla blockchain

Il consiglio regionale approva la legge che prevede la tracciabilità delle eccellenze del territorio utilizzando la distributed ledger technology

Pubblicato il 19 Feb 2020

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A garantire la tracciabilità e la rintracciabilità delle eccellenze agroalimentari campane sarà la blockchain. Lo prevede la proposta di legge regionale 728/2019, “Sviluppo ed attuazione di un sistema di tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti della filiera agro-alimentare e ittica in Campania attraverso un sistema di gestione dei dati in blockchain”, approvata ieri dal consiglio regionale.  

Primo firmatario della legge è il consigliere Franco Picarone, presidente della commissione Bilancio in Consiglio regionale, insieme ai consiglieri Maurizio Petracca (Italia e Popolari) e Gennaro Oliviero (Pd). Previsto uno stanziamento di 300mila euro in due anni per realizzare la piattaforma e 50mila euro annui sul bilancio pluriennale della Regione Campania destinati alla gestione.

L’innovazione tecnologica, si legge in una nota dell’amministrazione, consentirà di assicurare, con certezza, la tipicità del prodotto e le sue caratteristiche specifiche, dall’origine e fino al consumatore, garantendo sicurezza e controllo lungo tutta la filiera.

Il cambio di rotta rispetto al sistema attuale è radicale: oggi l’origine, la qualità e la tipicità delle nostre eccellenze agroalimentari – spiega il sito dell’amministrazione regionale – sono assicurate solo da procedure amministrative di controllo lungo le filiere, mentre grazie alla Blockchain sarà possibile, mediante la creazione di un registro digitale, condiviso ma aggiornato in modo univoco, di conseguire risultati trasparenti e sicuri, con evidente risparmio di tempo e di denaro, rispetto ai tradizionali controlli analitici.

L’obiettivo della proposta di legge, oltre a quello di valorizzare il settore agroalimentare campano, è anche di generare benefici nel mondo delle startup più innovative sul territorio regionale, mentre in prospettiva si prevede di estendere l’uso del Blockchain anche ad altri settori, in particolare ai comparti specialistici che ne potrebbero giovare.

Il sistema potrà utilizzare, secondo l’impianto della norma, delle tecnologie di blockchain e di bio-fingerprint. La piattaforma blockchain una volta realizzata potrà essere utilizzata da tutta la comunità digitale campana, dalle startup ai singoli cittadini-consumatori, mentre le imprese dell’agroalimentare e del settore ittico potranno aderire gratuitamente al sistema di tracciabilità, e si prevedono incentivi economici per abbattere eventuali barriere tecnologiche all’accesso alla piattaforma.

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