Coronavirus: Bloovery accelera sulla digitalizzazione del florovivaismo

Bloovery lancia una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd per ridurre le inefficienze dell’industria floreale con una piattaforma che rende semplice e immediata l’esperienza d’acquisto e il controllo delle spedizioni, abbattendo sprechi di merce, tempo e denaro

Pubblicato il 01 Apr 2020

Bloobery

Innovare fortemente il settore florovivaistico e connettere efficacemente produttori e rivenditori per ripartire con più forza quando l’emergenza sanitaria da Coronavirus sarà finita. E’ questo lo scopo di Bloovery, grossista digitale di fiori e piante nato per cambiare il modo in cui fiori e piante vengono esportati, venduti e distribuiti in Europa, e che per risollevare l’industria floreale sbarca su Mamacrowd, piattaforma italiana per investimenti, con una campagna di equity crowdfunding. Nella prima settimana, la raccolta di Bloovery ha già superato i 100.000 euro di adesioni da parte degli investitori e fino al 27 maggio 2020 punta a raccogliere 300.000 euro.

Simone Guzzetti, CEO e co-founder di Bloovery
Simone Guzzetti, CEO e co-founder di Bloovery

Quello florivivaistico è un settore ad alto potenziale di innovazione che vale 14 miliardi di euro in Europa e 9 miliardi di euro in soli 5 mercati principali. “In un momento di grande sofferenza – come quello che stiamo vivendo – è ancora più importante puntare ad un’evoluzione tecnologica del settore” afferma Simone Guzzetti, CEO e co-founder di Bloovery “Una piattaforma come Bloovery può rappresentare un asset strategico per i produttori nazionali ma anche per i player più piccoli, per ripartire con più forza e avere maggiori margini sulle fioriture estive”.

Digitalizzare il florovivaismo per ripartire dopo l’emergenza

L’obiettivo è quello di connettere in modo digitale i produttori e i rivenditori dell’industria floreale all’ingrosso attraverso le nuove tecnologie per far ripartire un settore che solo in Italia vale 2,5 miliardi di euro l’anno e che ora è sopraffatto da misure nazionali e internazionali restrittive per contrastare l’emergenza sanitaria. Milioni di fiori finiscono al macero e l’esportazione di fiori è completamente bloccata a causa del fermo delle aste olandesi che ad oggi rappresentano uno snodo cruciale della filiera floro-vivaistica.

Un momento di grande discontinuità che avrà delle conseguenze anche una volta passata l’emergenza e che richiede un cambio di prospettiva in un mercato che soffre di una lacuna tecnologica nei processi di vendita e distribuzione. L’acquisizione dei clienti avviene mediante agenti sul territorio con costi altissimi, tutte le operations vengono gestite ancora manualmente, impiegando il triplo delle risorse necessarie e la logistica manca di un reale tracciamento dei prodotti. Per ridurre queste inefficienze è necessario accelerare verso la dematerializzazione delle aste dei fiori e del commercio B2B e di conseguenza ottimizzare le spedizioni, riducendo costi di trasporto ed emissioni di CO2.

Una piattaforma digitale che abbatte sprechi, tempo e denaro

Bloovery è in grado di servire tutti i fioristi, anche i più piccoli e periferici, che possono effettuare ordini tramite un catalogo digitale di oltre 15.000 articoli direttamente sincronizzati alle aste olandesi dei fiori, dalle quali ogni giorno transita il 60% della produzione mondiale. Valutazioni precise del miglior prezzo disponibile, consentono ai clienti di risparmiare fino al 30%. I prodotti sono tracciati e consegnati tramite una logistica end-to-end con un’esperienza di acquisto totalmente in self-provisioning, dalla registrazione fino al pagamento dell’ordine.

I fondi raccolti tramite la campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd saranno destinati al completamento della piattaforma e della tecnologia per l’automazione della logistica e anche all’intenzione di Bloovery di approdare nei due mercati europei di Francia e Spagna. Un altro obiettivo futuro è quello di creare un’asta dei fiori digitale, accedendo ai due mercati di UK e Germania.

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