Phygital

Il metaverso per valorizzare un’eccellenza del made in Italy come il Tartufo Bianco D’Alba

Il progetto fa leva sulla soluzione hVerse di Hevolus Innovation che permette di creare metaversi enterprise in autonomia e sui servizi cloud Azure di Microsoft per coinvolgere i visitatori in una innovativa esperienza in chiave web 4.0, simultanea e interattiva, e supportare l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco nel dare ulteriore slancio al turismo enogastronomico all’insegna di una sempre maggiore sostenibilità

Pubblicato il 28 Set 2022

Hevolus Metaverso Tartufo Bianco D'Alba

Un percorso espositivo phygital per diffondere la conoscenza della filiera del Tartufo Bianco d’Alba, la cui cerca e cavatura in Italia sono, da dicembre scorso, listate nel Patrimonio Culturale Immateriale Unesco. E’ quello che offre il Metaverso sviluppato da Hevolus Innovation e Microsoft Italia, in collaborazione con l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco D’Alba, il Centro nazionale Studi Tartufo e l’Assessorato al Turismo della Regione Piemonte.

Il progetto fa leva sulle potenzialità offerte dalla soluzione hVerse di Hevolus Innovation, la prima piattaforma low-code a livello mondiale per realizzare metaversi enterprise in autonomia, e sul potere computazionale dei servizi cloud Azure di Microsoft per coinvolgere i visitatori in una innovativa esperienza in chiave web 4.0, simultanea e interattiva, e supportare l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco nel dare ulteriore slancio al turismo enogastronomico all’insegna di una sempre maggiore sostenibilità.

“Essere al fianco di questa manifestazione così legata al territorio è l’occasione per Microsoft di sottolineare come il digitale possa rivelarsi un alleato straordinario per valorizzare un’eccellenza del Made in Italy – afferma Luba Manolova, Direttore della Divisione Microsoft 365 di Microsoft Italia – La collaborazione di lunga data con questo evento ci consente anno dopo anno di creare e testare scenari sempre più ibridi, unendo realtà e digitale in un connubio ideale che dimostra come la trasformazione digitale può abbracciare ogni ambito e può portare grandi benefici a ogni settore. Grazie alla collaborazione con il nostro Partner Hevolus e le tecnologie innovative possiamo estendere l’esperienza della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba a un pubblico sempre più ampio con esperienze più ricche e coinvolgenti“. 

Un’esperienza phygital che rilancia il turismo enogastronomico

Entrando in uno spazio espositivo che fonde il contesto fisico e i contenuti digitali, i visitatori si muoveranno nel Metaverso con il proprio avatar semovente e dalle sembianze realistiche, seguendo un percorso narrativo interattivo alla scoperta del Tartufo Bianco d’Alba, articolato in cinque tappe: etimologia e ambito scientifico, descrizione dei territori di cerca, tecniche di individuazione ed estrazione, appuntamenti gourmet di show cooking e presentazione del Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, luogo nel centro storico di Alba dove si apprezzano e si acquistano i tartufi del territorio di Langhe, Monferrato e Roero.

L’evento può essere fruito nel Metaverso dell’Ente Fiera sia in webXR, su device portatili, sia in realtà aumentata olografica indossando i visori Microsoft HoloLens 2 e coinvolge gli spettatori passo dopo passo con immagini, contributi video, audio sonori spaziali, accompagnati da gemelli digitali 3D che riproducono in alta risoluzione un esemplare di Tuber magnatum Pico e un cane da tartufo.

Metaverso e cloud per educare alla sostenibilità

“A partire dal claim di questa edizione, Time is up, vogliamo sottolineare l’attenzione della Fiera a sviluppare progetti sempre contemporanei – spiega Liliana Allena, Presidente della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba  Ecco perché la sfida del cambiamento climatico è diventato per noi stimolo a coinvolgere le nuove generazioni, che avvertono l’urgenza di fare qualcosa di concreto: se da un lato la nostra intenzione è quella di creare curiosità verso la destinazione, dall’altro vogliamo sperimentare la modalità di fruizione futura dei territori pensando ai viaggiatori di domani, alla Z generation”.

Fissata la meta, “Le tecnologie phygital, la realtà estesa, il Metaverso e il Cloud Computing possono svolgere un ruolo importante nell’affrontare sfide sociali e ambientali presenti e future, contribuendo soprattutto a contenere l’impatto che il cambiamento industriale su larga scala sta generando – commenta Antonio Squeo, Chief Innovation Officer di Hevolus – Tutti i settori oggi necessitano di un ampio processo di educazione e sensibilizzazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile e di opportune strategie che vadano nella stessa direzione. Il 2030 è oramai vicino e la sustainability è un must per tutti”.

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