La grande corsa della ricerca scientifica agricola

A guidare un tasso di crescita annuale composto potenziale del 12,2% di questo comparto sarebbero, secondo il Rapporto di Research and Markets, l’agricoltura urbana e la digitalizzazione dei sistemi produttivi agricoli, ma anche la crescente domanda di miglioramento della gestione della catena di approvvigionamento agricola che a causa della pandemia da Covid-19 è diventata all’ordine del giorno

Pubblicato il 16 Feb 2021

Lorenzo Roesel

Fai Cisl, dottorando presso l'Università degli Studi di Siena

ricerca scientifica agricola

Il futuro è della ricerca scientifica agricola. È questa la vera novità contenuta nel rapporto “Global Forecast to 2025” di Research and Markets. Secondo il rapporto, infatti, le dimensioni del mercato globale dell’analisi dell’agricoltura potrebbero crescere dagli attuali 0,8 miliardi di dollari nel 2020 a oltre 1,4 miliardi di dollari entro il 2025. Si tratterebbe, secondo le stime, di un tasso di crescita annuale composto potenziale del 12,2%, una crescita sorprendente e mai vissuta dal settore.

Il rapporto “Global Forecast to 2025”

A guidare questa “grande corsa” alla ricerca scientifica in campo agricolo e all’adozione di soluzioni di analisi sarebbero, secondo il Rapporto, due fattori che non hanno ancora dispiegato tutto il loro effetto “disruptive”: da una parte ci sarebbe il grande potenziale ancora inespresso dell’agricoltura urbana, dall’altra la ormai irrefrenabile tendenza alla digitalizzazione nei sistemi produttivi agricoli (con l’emergere quindi anche della conseguente necessità di valutazione del rischio). Un ulteriore elemento di accelerazione nel periodo previsionale sarebbe sicuramente anche la crescente domanda di miglioramento della gestione della catena di approvvigionamento agricola che a causa della pandemia da Covid-19 è diventata all’ordine del giorno.

Tuttavia, il Rapporto evidenzia anche il grave ostacolo che la mancanza di pratiche di standardizzazione nel settore agricolo comporta: una caratteristica del settore che il Global Forecast intende per l’appunto aggirare puntando a definire e descrivere il più possibile le dimensioni del mercato dell’analisi agricola, dividendolo secondo le sue varie componenti e aree di applicazione, in base alle dimensioni delle aziende agricole e alla modalità di distribuzione e regione. Il Rapporto segmenta infatti il mercato dell’analisi dell’agricoltura prevedendone le dimensioni per volume e valore in base a: regione (Nord America, Europa, APAC, MEA e America Latina), componente (soluzioni e servizi), area di applicazione (analisi dell’azienda agricola, analisi del bestiame, analisi dell’acquacoltura), altri (orchidee, silvicoltura e orticoltura), per dimensioni dell’azienda (aziende di grandi dimensioni, aziende di piccole e medie dimensioni), modalità di distribuzione (cloud e in locale) e regione.

In quale direzione sta andando la ricerca scientifica agricola

Al netto di ciò, alcuni trend comuni globali in cui l’analisi agricola si rivelerà fondamentale si possono comunque individuare secondo il Rapporto. Sicuramente, infatti, l’impatto del Covid-19 sui vari paesi ha equamente penalizzato la disponibilità di manodopera, rendendo più difficoltosa l’operazione di raccolta e implicando l’interruzione del monitoraggio delle colture. In questo senso, lo sviluppo di processi agricoli digitali come i droni e le macchine automatizzate non solo aumenterà la produttività ma richiederà anche meno manodopera. In Cina, Francia e Stati Uniti, ad esempio, l’adozione di tecnologie di agricoltura digitale è stata repentina. Anche India e Spagna vedono per i propri settori nazionali un effetto positivo a lungo termine nell’ambito dell’agricoltura digitale.

Secondo il Rapporto, il segmento in più rapida crescita della ricerca agricola sarà quello relativo in particolare all’analisi in tempo reale dei dati agricoli. Acquisire informazioni in tempo reale sugli animali, ad esempio, per gli allevatori (uno dei segmenti in più rapida crescita per la ricerca scientifica) significa poter migliorare enormemente i vari processi di gestione del bestiame come l’alimentazione, lo stress da calore, la raccolta del latte, la riproduzione, il comportamento, la gestione dei vitelli e lo smistamento del bestiame. Diversi dispositivi e sensori (dal GPS ai sistemi di alimentazione, dai sistemi di gestione dell’azienda alle macchine robotiche di mungitura fino ai software di produzione) tendono sempre più a diffondersi in questo ambito al fine di migliorare la produzione agricola, generando enormi quantità di dati che hanno bisogno di essere analizzati. Le soluzioni di analisi agricola a partire da questi dati possono aiutare gli agricoltori a prendere ulteriori decisioni, ad esempio su quali colture piantare per il prossimo raccolto, sulla salute del suolo, sulla disponibilità di acqua.

Le differenze tra dimensioni aziendali e perimetri geografici

Si tratta evidentemente di progressi tecnologi e di pratiche agricole moderne che in particolare toccano i grandi produttori agricoli, gli unici che hanno a disposizione il necessario capitale da investire in nuove tecnologie rispetto ai piccoli e medi produttori agricoli. L’infrastruttura agricola di prossima generazione, infatti, contiene dei costi fissi non facilmente sostenibili per la maggior parte delle piccole aziende agricole.

Le differenziazioni non sono solo verticali e scalari (cioè tra dimensioni d’impresa) ma anche orizzontali e geografiche: il rapporto evidenzia come la regione in più rapida crescita nel mercato dell’analisi dei dati agricoli sia quella riassumibile nell’acronimo APAC (Asia Pacifica, quindi Australia, Cina, India, Giappone, Corea del Sud). Quest’ultima crescerà molto più del resto dello scenario globale durante il periodo di previsione, a causa dell’aumento della domanda di soluzioni e servizi di analisi dell’agricoltura. Le grandi economie in crescita di questa regione, infatti, offrono enormi opportunità per la sperimentazione dei servizi di analisi agricola (anche se si stima che il Nord America manterrà comunque la maggiore dimensione di mercato durante il periodo di previsione).

La ricerca scientifica agricola sembra avere quindi davanti a sé un futuro particolarmente felice: un ulteriore dimostrazione della rinnovata centralità che il settore primario (insieme a tutta la filiera agroalimentare) rivestirà sempre più nelle economie del domani.

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