Birra Peroni traccia con Blockchain la produzione del Mais Nostrano

In questo modo si abilita un processo di certificazione che valorizza sia la qualità dei prodotti utilizzati che la filiera agricola interamente italiana che lavora circa mille ettari di campi di mais destinati alla Nastro Azzurro

Pubblicato il 09 Giu 2020

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Promuovere la trasparenza di una filiera eccellente, a partire dall’italianità della materia prima; garantire la tracciabilità in Blockchain degli ingredienti; rafforzare la fiducia del consumatore, consentendogli di fruire in modo immediato e real time di informazioni sicure, tracciate e certificate.

Sono tutti questi gli obiettivi che hanno portato Campus Peroni a lanciare il primo progetto di tracciabilità in Blockchain con certificazione digitale in etichetta: “Nastro Azzurro Mais Nostrano – Qualità Certificata“, la special edition per Esselunga. Il progetto è frutto della collaborazione con la start-up pOsti, nata per valorizzare e tutelare i prodotti alimentari delle regioni italiane attraverso uno narrazione completa e una certificazione digitale dell’intera filiera agroalimentare, dal campo al piatto, rispondendo così ad un bisogno comune di informazione, trasparenza e sicurezza alimentare.

Federico Sannella, Direttore Relazioni Esterne di Birra Peroni commenta “Oggi consegniamo ai nostri consumatori un prodotto certificato digitalmente. Con una scannerizzazione del QR code, sarà possibile ripercorrere le fasi produttive di un prodotto simbolo di eccellenza in Italia e nel Mondo. Grazie a questa tecnologia, possiamo promuovere in modo concreto la cultura della sostenibilità e del Made in Italy, nonché presentare agli studenti delle università partner del Campus degli esempi concreti delle ampie possibilità di sviluppo nel settore agricolo.”

Campus Peroni e la Blockchain per la sostenibilità Made-in-Italy

E’ con Blockchain che il Campus Peroni entra nel vivo dei progetti a sostegno della qualità, della sostenibilità e dell’innovazione in ambito agricolo e cerealicolo, obiettivo per cui è nata nel 2018 dalla collaborazione tra Birra Peroni e CREA, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria. Questa tecnologia, che permette di notificare e autenticare le informazioni, è stata scelta per tracciare il Mais Nostrano, ingrediente distintivo e necessario alla produzione di Nastro Azzurro, strutturando un percorso di informazioni che parte dalla semina del mais, passando per il raccolto, per il mulino che lo lavora e infine per il birrificio che produce il prodotto finale.

In questo modo si abilita un processo di certificazione che valorizza sia la qualità dei prodotti utilizzati che la filiera agricola interamente italiana che lavora circa mille ettari di campi di mais destinati al Nostrano Peroni. Il consumatore può così godere di un accesso immediato alle informazioni e una garanzia di trasparenza dell’intero processo produttivo, dal campo alla tavola.  Tramite un QR code riportato sulla retro-etichetta della bottiglia, è possibile ottenere informazioni sullo specifico lotto di imbottigliamento e attraverso la geolocalizzazione anche la distanza dal birrificio.

Immagine fornita da Shutterstock.

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