La rivoluzione digitale dell’Agrifood. Per affrontare l’emergenza e verso il new normal

Le esperienze di Si-Net, partner Microsoft, al fianco delle aziende per continuare a operare durante la pandemia grazie alle tecnologie. E per mettere le basi di un futuro in cui l’innovazione può essere un booster fondamentale per il business

Pubblicato il 12 Gen 2021

Fausto Turco Si-Net

Le tecnologie digitali hanno rappresentato e rappresentano ancora un alleato fondamentale per il mondo del business nel momento in cui si è dovuta affrontare la pandemia da Covid-19. Il distanziamento sociale imposto dalle norme di prevenzione dei contagi ha infatti rivoluzionato dalla scorsa primavera la vita delle persone, delle aziende e delle amministrazioni, e l’unico modo per continuare a interagire e a condurre una vita il più possibile vicina alla normalità durante le fasi di lockdown che si sono susseguite da inizio 2020 è stato attraverso il digitale. È successo nel campo della formazione, con la didattica a distanza, in quello dei rapporti interpersonali, con l’impennata dell’utilizzo di chat e videochiamate, in quello del commercio, con il boom dell’e-commerce, oltre che in tutti i settori in cui ogni genere di attività da remoto sia stata utile ad accorciare le distanze e a proseguire attività che altrimenti avrebbero dovuto essere “congelate”, anche a costo di gravi perdite economiche, fino alla fine dell’emergenza.

Si tratta di una rivoluzione trasversale, che ha interessato tutti gli ambiti produttivi, e che ha fatto sentire i suoi effetti anche in un comparto che di solito conta su un’immagine più legata ad antiche tradizioni, come quello dell’agrifood e delle produzioni d’eccellenza del Made in Italy. Ma – soprattutto in questo caso specifico – è bene non fermarsi alla logica dell’emergenza: le tecnologie digitali possono essere infatti un booster molto importante per il business delle aziende impegnate nell’agrifood, anche quando la pandemia sarà un brutto ricordo, aprendo nuove opportunità di mercato e facilitando le loro attività di comunicazione all’interno dell’azienda e verso l’esterno.

A capirlo tra i primi in Italia è stata Si-Net, system integrator specializzato nell’Ict e partner di Microsoft, che in questi ultimi mesi ha sperimentato progetti innovativi con alcuni player di primo piano dell’Agrifood in Italia, e che ha tra le proprie case history più rappresentative quelle messe a punto con la Fiera internazionale del Tartufo d’Aba, Latteria San Pietro, e nel campo del vitivinicolo con Cantina Toblino e con i produttori di Brunello Ciacci Piccolomini d’Aragona.

Latteria San Pietro

L’azienda nata nel 1966 a Mantova come cooperativa di una trentina di piccoli imprenditori agricoli oggi riunisce 26 imprese e produce in un anno quasi 70 mila forme di Grana Padano, con clienti in Italia, in Israele e negli Usa. Se il percorso digitale di Latteria San Pietro era già iniziato prima della pandemia, l’emergenza Coronavirus ha contribuito ad accelerarlo in maniera significativa. Con il lockdown infatti l’azienda è stata costretta a chiudere il proprio spaccio e a ripensare le modalità di comunicazione con i fornitori, con i clienti e con le realtà potenzialmente interessate ai suoi prodotti. Da qui è nata la decisione di digitalizzare il listino dei prodotti e di pubblicarlo su Internet. Per la comunicazione interna e con fornitori e clienti l’azienda ha poi deciso di utilizzare la piattaforma Microsoft 365 e Teams.

Dall’impatto favorevole di questa esperienza è poi nata la “scintilla” che ha consentito un salto di qualità, la “Digital cheese experience” (puoi approfondire leggendo questo articolo).  Un progetto per realizzare eventi live da proporre a clienti B2B, addetti ai lavori e della comunicazione e singoli consumatori ovunque nel mondo, azzerando le distanze per quanto possibile – grazie alla piattaforma Teams – e raggiungendoli con degustazioni a distanza. A evidenziare tutte le potenzialità di questo approccio è stato l’evento organizzato in partnership con Cantina Toblino: a casa dei partecipanti sono stati recapitati gli abbinamenti di diversi tipi di grana Padano e di vino, e l’esperienza sensoriale è stata amplificata recapitando anche alcune essenze e profumi tipici dei territori di produzione di questi prodotti. Durante la degustazione “digitale” gli esperti collegati via Teams hanno inoltre dato ai clienti una serie di suggerimenti sugli abbinamenti e le possibili pietanze da accompagnare alla proposta, mentre le telecamere installate sui luoghi di produzione restituivano un “affaccio” sulle vigne, sulle cantine e sui luoghi di produzione del Grana Padano, il tutto accompagnato dalle descrizioni degli speaker che facevano da guida.

Cantina Toblino

Oltre all’iniziativa in collaborazione con Latteria San Pietro, Cantina Toblino è stata protagonista insieme a Si-Net e sempre su Teams di un “Virtual Food&Wine Tasting” (raccontata ampiamente in questo pezzo). L’azienda vitivinicola che dal 1960 è attiva in Trentino, nella valle dei Laghi, è una realtà che conta su più di 600 soci e circa 850 ettari di coltivazioni dedicate alla vite, ha deciso di non fermarsi durante la pandemia e di coinvolgere gli stakeholder raggiungendoli ovunque nel mondo grazie al digitale. Il primo test è stato fatto il 18 maggio ed è pienamente riuscito: si è trattato della presentazione internazionale della linea biologica “Vènt”, con i cinque principali vini della nuova annata: lo Chardonnay Foll, il Lagrein Las, il Pinot Bianco Praàl, il Manzoni Bianco Da Fòra, il Pinot Nero Baticòr. Questo ha consentito all’azienda, grazie al cloud, di mantenere un contatto diretto con gli addetti ai lavori, i clienti e gli opinion leader del settore nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza.

Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba

All’insegna del digitale, alternato agli eventi fisici, grazie ancora una volta alla collaborazione con Microsoft Italia e Si-Net, si è svolta anche la novantesima edizione della Fiera Internazionale del Tartufo d’Alba, dal 10 ottobre all’8 dicembre. Un modo per unire la tradizione di una delle eccellenze del Made in Italy all’innovazione tecnologica, portando il tartufo d’Alba anche a chi per motivi di distanza geografica o per difficoltà dovute all’emergenza Covid-19 non hanno potuto prendere parte direttamente all’evento (qui trovi l’articolo dedicato).

In particolare, grazie alla collaborazione con Microsoft Italia e Si-Net è nato per l’occasione il Truffle Hub, ambientato al Castello di Roddi, che è diventato una vetrina digitale attraverso la quale appassionati da tutto il mondo hanno potuto confrontarsi con gli esperti e partecipare a degustazioni a distanza dedicate al Tartufo Bianco d’Alba, e alle specialità enogastronomiche locali. Grazie alla piattaforma Cloud Teams, inoltre, durante tutte la durata della manifestazione di sono susseguite videoconferenze, live event e occasioni di condivisione che hanno reso fruibili gli eventi anche da remoto.

Ciacci Piccolomini D’Aragona

La partnership tra la cantina Ciacci Piccolomini d’Aragona, Microsoft e Si-Net ha una rilevanza particolare perché è nata prima che l’emergenza Covid-19 esplodesse: era il novembre 2019, e si trattava semplicemente di un’innovazione che mirava a espandere la platea dei partecipanti alla presentazione della nuova annata dei prodotti dell’azienda, nello specifico i nuovi Rosso di Montalcino Doc, Brunello di Montalcino Docg Annata e Brunello di Montalcino Docg Pianrosso, insieme al rilancio del 385, nato in collaborazione con Tenuta Fertuna e la famiglia Meregalli.

Un format che poi si è rivelato particolarmente azzeccato anche per il periodo successivo, con l’impossibilità di organizzare eventi in presenza. Si è trattato in pratica di organizzare un evento digitale da remoto (ulteriori dettagli li trovate qui), che si è tenuto a metà febbraio, con tanto di testimonial e copertura mediatica su scala internazionale, grazie anche a telecamere installate nelle cantine, nell’enoteca e alla ripresa dello scorcio di un tramonto sulla Val d’Orcia e sui vigneti Ciacci. In Toscana erano presenti il sommelier, un giornalista, il produttore e l’enologo, mentre dal loft di Microsoft di Milano erano collegati un gruppo di giornalisti e addetti ai lavori, con le bottiglie che venivano stappate in contemporanea nelle due location, lasciando spazio alla degustazione virtuale interattiva proprio come avviene durante gli eventi di questo genere in presenza.

Fausto Turco: “Così abbiamo unito l’ecosistema agrifood con quello della tecnologia”

“Grazie al digitale siamo riusciti a unire due ecosistemi: quello dell’agrifood e quello della tecnologia – spiega Fausto Turco (nella foto), CEO di Si-Net – Al di là dell’emergenza causata dalla pandemia avevamo già pensato di utilizzare lo stesso modello ad esempio durante il Vinitaly, che avrebbe potuto così svolgersi nelle sue presentazioni più importanti in contemporanea per tre fusi orari del mondo. È importante precisare che si tratta di una formula che in condizioni di normalità non è alternativa all’evento fisico, ma lo rafforza: chi non può partecipare a un evento in presenza può farlo da remoto, vivendo un’esperienza digitale in tutto e per tutto simile a quella diretta. Si possono immaginare non soltanto degustazioni virtuali, ma anche alcuni servizi premium per clienti speciali, a cui si può fare arrivare il prodotto e si può assaggiarlo insieme, mettendo a disposizione esperti e consulenti che arricchiscano l’esperienza. Attraverso una tecnologia a basso costo si riesce così ad arrivare ovunque proprio come una diretta televisiva internazionale. Non a caso la Napa Valley ha immediatamente preso spunto da questa idea, sviluppandola dal punto di vista tecnologico fino a prevedere tour in realtà virtuale tra i vigneti. E l’approccio è valido sia nel B2B sia nel B2C, mantenendo un contatto diretto anche con i rappresentanti o i distributori, fino ad arrivare alla firma dei contratti via Teams”.

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