Truffle hub: la promozione e degustazione del tartufo tra fisico e digitale

Tra ottobre e dicembre 2020, la 90° edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba dedica 9 settimane di apertura al pubblico con possibilità di partecipare dal vivo presso il Castello di Roddi o in diretta streaming tramite la piattaforma di collaborazione cloud Microsoft Teams

Pubblicato il 27 Lug 2020

Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

Al via la 90° edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba in programma dal 10 ottobre all’8 dicembre 2020 con un ricco programma di eventi fisici e digitali. Dal rapporto con Microsoft Italia e il partner Si-Net nasce il Truffle hub: un luogo fisico (con sede presso la pertinenza del Castello di Roddi), ma anche una vetrina hi-tech delle eccellenze dell’enogastronomia piemontese, da cui interagire in digitale con chi non potrà partecipare dal vivo per momenti di degustazione in real time.

Il tutto abilitato dalla piattaforma di collaborazione cloud Teams e dalle funzionalità di video-conferencing, live event, messaggistica e condivisione.  Nella Fiera di quest’anno, il cui tema sarà “Il Mondo”, sarà dedicato un approfondimento a temi di urgente interesse globale come la sostenibilità e la solidarietà con particolare attenzione verso le comunità locali, cercando di rafforzare la coesione tra i diversi attori del territorio.

La Presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena commenta “Abbiamo trascorso questo momento di trasformazione, cercando di cogliere le opportunità che si sono presentate e di affrontare l’emergenza come un acceleratore del cambiamento. Con tutti i Soci dell’Ente Fiera si è deciso di realizzare un’edizione che rilancia e si rinnova. Sarà una Fiera fondata sui nostri più tradizionali valori quali la solidarietà con il distretto enogastronomico locale e con il mondo degli Chef, dando attenzione al tema della sostenibilità ambientale, economico e sociale. Si presterà la massima attenzione al tema della sicurezza garantendo e attuando i protocolli sanitari previsti che permettano allo stesso tempo di mantenere le tradizioni del folclore cittadino”.

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