Precision Farming

SOS cimici: nuove tecnologie xFarm per difendere i noccioleti nel rispetto dell’ambiente

Per proteggere i noccioleti della Tuscia dagli insetti fitofagi e limitare, al contempo, l’uso di trattamenti fitosanitari, la CPN (Cooperativa Produttori Nocciole) di Ronciglione sperimenta le nuove trappole xFarm per la rilevazione automatica della cimice asiatica e autoctona

Pubblicato il 22 Giu 2022

xTrap Stink xFarm

Proseguono nella Tuscia – zona che comprende i territori dell’Alto Lazio e delle aree confinanti di Toscana e Umbria – le sperimentazioni di CPN (Cooperativa Produttori Nocciole) di Ronciglione per un modello di gestione dei noccioleti sempre più compatibile con il territorio e con l’ambiente. La difesa dai più diffusi insetti fitofagi, come la cimice asiatica e la cimice autoctona, costituisce uno degli obiettivi principali di questa attività. Allo stesso tempo, gli agricoltori devono prendere decisioni più precise e sostenibili sui trattamenti fitosanitari.

Per un migliore controllo della presenza di tali insetti e per calibrare l’uso dei trattamenti fitosanitari, CPN ha installato, in collaborazione con l’Università della Tuscia, in cinque terreni di altrettanti soci, le trappole automatiche xTrap Stink, prodotte da xFarm Technologies, la tech company che ha sviluppato una piattaforma digitale per aiutare in modo semplice gli agricoltori in ogni fase della produzione, che consentiranno di automatizzare e migliorare il monitoraggio delle cimici nei campi di nocciolo.

Come funziona la trappola automatica xTrap Stink

xTrap Stink è una trappola per il monitoraggio degli insetti, introdotta per la prima volta in Italia centrale, che grazie a un sensore e un algoritmo di riconoscimento di passaggio fornisce in tempo reale su smartphone o computer i dati relativi all’andamento della presenza dell’insetto.  

In questo modo l’agricoltore può facilmente sapere, in tempo reale, qual è il momento migliore per intervenire sulle piante, riducendo il più possibile i trattamenti fitosanitari sui noccioleti. Il tutto avviene in loco, in quanto ogni trappola, dotata anche di feromone per attirare la cimice, viene appesa direttamente sul ramo. 

“La zona del viterbese presenta da sempre un alto grado di innovazione, e questo progetto ne è un’ulteriore dimostrazione. La cimice è un problema serio nei noccioleti di questo areale per questo siamo felici di mettere a disposizione la nostra tecnologia, sia per aiutare gli agricoltori locali, pronti anche a sviluppare nuovi progetti, sia per contribuire alla sostenibilità ambientale” commenta Gianmarco Ciccotti, consulente agronomico per il centro Italia di xFarm. 

Un ulteriore passo verso un’agricoltura competitiva e sostenibile 

“Proteggere la coltivazione delle nocciole dalla cimice effettuando trattamenti fitosanitari sempre più mirati ci permetterà non solo di ridurre il numero degli interventi, attualmente non più di tre annui ma anche l’utilizzo di prodotti sempre più specifici e con minore impatto ambientale. Tutto ciò coniugato con l’utilizzo degli ugelli antideriva da noi già sperimentati ed applicati, senz’altro più performanti di quelli usati fino a poco tempo fa – dichiara Piero Brama, presidente di CPN – sono le linee guida con cui continuiamo a perseguire l’obiettivo di mantenere il livello di eccellenza delle nocciole del nostro territorio attraverso una coltivazione sempre più rispettosa dell’ambiente. Siamo convinti che questo sia possibile soltanto attraverso la ricerca scientifica e tecnologica e la sinergia tra organizzazioni di produttori, università, startup ed enti regolatori quali il servizio fitosanitario regionale. Questo è un ulteriore passo verso un’agricoltura competitiva e sostenibile capace di guardare al futuro”. 

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati