L’innovazione digitale per la sicurezza agroalimentare

A colloquio con il direttore dell’Osservatorio Smart Agrifood Filippo Maria Renga sul ruolo che l’innovazione digitale può svolgere a supporto della qualità e della sicurezza dei prodotti agroalimentari e del Made in Italy

Pubblicato il 28 Apr 2020

Sicurezza Agroalimentare
L’innovazione digitale per la sicurezza agroalimentare

L’innovazione digitale per la sicurezza agroalimentare

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L’emergenza Coronavirus sta contribuendo ad aumentare il livello di attenzione dell’opinione pubblica nei confronti della sicurezza agroalimentare. L’atteggiamento di alcuni Paesi che hanno limitato l’importazione di prodotti alimentari italiani o che hanno reso complesse le procedure e i tempi di trasferimento di queste merci, pone un tema importante di adeguamento sugli strumenti e sulle procedure.

In questo senso, l’innovazione digitale può fare tanto. In particolare, ci sono piattaforme e soluzioni che permettono da una parte di essere molto più precisi nel controllo e dall’altra parte, di essere molto più affidabili nella condivisione dei dati sia tra industrie sia verso i consumatori finali.

Agrifood.Tech ha voluto affrontare queste tematiche con Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio Smart Agrifood.

Quali sono i punti chiave sui quali l’innovazione digitale può contribuire ad aumentare la sicurezza agroalimentare?

In primo luogo, sicuramente l’informazione. Digitalizzare significa rendere più disponibile l’informazione che può essere elaborata meglio, utilizzata per garantire sicurezza, per gestire il rischio e per fornire dati al consumatore finale.

Quali sono le tecnologie che più di altre possono contribuire ad aumentare il livello di sicurezza nella filiera alimentare?

In realtà un po’ tutte le tecnologie. Se prendiamo anche quelle più semplici, come la dematerializzazione dei documenti cartacei, molto semplice tecnicamente e già presente, si possono ottenere risultati importanti per tutta la filiera. Poi è ovvio che le nuove tecnologie partendo dai Big Data Analytics all’IoT alla Blockchain abilitano ulteriormente questa innovazione. Possiamo dire che la combinazione intelligente di queste tecnologie porta il risultato migliore per tutta la filiera.

Come deve cambiare l’organizzazione del lavoro nelle filiere agroalimentari per introdurre efficacemente queste tecnologie?

Probabilmente la parte più importante non è il cambiamento nell’organizzazione del lavoro, ma la creazione delle competenze per gestirle. E’ attraverso le competenze e la comprensione degli impatti di queste tecnologie e dei benefici che generano, che riesco ad ottenere dei risultati. Tipicamente su questi temi innovativi, bisogna definire il significato delle tecnologie e cosa promettono di fare.

Quali competenze sono necessarie e quali sono gli attori delle filiere agroalimentari che più possono contribuire all’introduzione di queste tecnologie?

In momenti di cambiamento, solitamente non c’è un singolo attore che traina tutto il cambiamento, si lavora assieme per affrontare l’innovazione e nuovi modi per gestire attività o servizi vecchi. L’elemento più importante è la collaborazione con i partner che hanno le giuste competenze e consentono di fare un salto rispetto a tipologie di servizi, informazioni e modelli diversi rispetto al passato.

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