SOSTENIBILITà

Soil Health: l’innovazione digitale Abaco per la salute del suolo



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Migliorare le condizioni di salubrità dei terreni attraverso consigli personalizzati agli agricoltori e un monitoraggio costante delle pratiche di gestione dei terreni. Il progetto di Abaco Group coinvolge già importanti catene di supermercati e produttori nel Regno Unito

Pubblicato il 6 dic 2023



Il progetto Soil Health di Abaco group per la salute del suolo

Con Soil Health arriva anche in Italia una piattaforma digitale pensata per permettere al mondo agricolo di disporre di indicazioni e riferimenti per controllare e migliorare la qualità del suolo.

Il progetto è basato su una piattaforma digitale in grado di fornire consigli personalizzati agli agricoltori su come intervenire nelle attività quotidiane per garantire un miglioramento nella salute del suolo.

Il presupposto è rappresentato dalle evidenze che indicano come un suolo sano sia nella condizione di contribuire anche alla mitigazione dell’impatto del riscaldamento globale e alla lotta contro gli effetti del cambiamento climatico, oltre che rappresentare un fattore chiave per la sicurezza alimentare.

Monitoraggio della qualità del suolo e suggerimenti per garantirne lo stato di salute

L’iniziativa arriva da Abaco Group, azienda specializzata nell’innovazione per il settore agri-tech, che ha appunto lanciato in Italia Soil Health, una nuova soluzione per la gestione della salute del suolo attraverso il monitoraggio dell’efficacia di specifiche pratiche di gestione dei terreni basate sulla digitalizzazione dei dati e in grado di fornire consigli personalizzati agli agricoltori. Il progetto, nato nel Regno Unito, coinvolge già alcune delle più grandi catene di supermercati e produttori come ASDA, Tesco e McCain che stanno integrando la piattaforma nella loro supply chain.

L’azienda è da tempo attiva su diversi ambiti che fanno riferimento al ruolo dell’innovazione digitale. In particolare ha realizzato soluzioni per stimare il rendimento dei raccolti via satellite, per promuovere il benessere delle colture, per attuare forme di sviluppo in grado di gestire l’introduzione dell’agrivoltaico e garantire la generazione di energia green o per prevedere rischi legati ad eventi meteorologici avversi grazie a specifici algoritmi di intelligenza artificiale.

Una tecnologia al servizio della sostenibilità e della produzione

La soluzione Soil Health fornisce un database per registrare e analizzare i risultati dei campioni di suolo e per permettere agli agricoltori di affrontare i temi legati al rischio di degrado del suolo che sta causando gravi danni al settore e all’ambiente. In questo contesto, la tecnologia rappresenta uno strumento fondamentale per migliorare la qualità del suolo, per aumentare la produttività e garantire una produzione sostenibile nel mondo alimentare a lungo termine.

Un suolo sano è infatti essenziale per la crescita e lo sviluppo delle colture alimentari, contribuisce a mitigare l’impatto del riscaldamento globale attraverso la conservazione o l’incremento del carbonio nel suolo e aiuta a combattere gli effetti del cambiamento climatico, garantendo così la sicurezza alimentare.

Analisi fisico-chimica, analisi relative a parametri biologici e rilevamenti di campo personalizzabili

La soluzione Soil Health elabora i risultati di un’analisi fisico-chimica insieme ad analisi relative a parametri biologici e rilevamenti di campo personalizzabili in base alle specifiche esigenze della filiera. Il campionamento di campo segue un protocollo definito nel progetto Soil Zone dell’Agenzia Spaziale Europea – ESA, che mira a ottimizzare il numero e i siti di rilevamento sulla base della variabilità degli appezzamenti. La piattaforma permette poi l’archiviazione storica dei dati e il monitoraggio nel tempo, consentendo di valutare l’efficacia delle pratiche agricole adottate per mitigare una situazione critica o per valorizzare pratiche virtuose.

Antonio Samaritani, CEO di Abaco Group ha sottolineato che “Per soddisfare la domanda di cibo, la produzione agricola deve aumentare del 60% a livello globale e quasi del 100% nei paesi in via di sviluppo entro il 2050. Si tratta di uno sforzo produttivo che richiede una trasformazione del settore primario. E per sostenere questo sviluppo abbiamo deciso di lanciare la soluzione che è partita in Gran Bretagna anche in Italia investendo nella capacità di aumentare la resa agricola e la qualità degli alimenti in modo sempre più sostenibile con la consapevolezza che una gestione sostenibile del suolo può permettere di produrre fino al 58% di cibo in più”.

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