ThinkAbout raccoglie 150mila Euro da investire nella lotta al Food Waste

In dieci mesi di attività, la PMI innovativa impegnata a ridurre lo spreco alimentare ha salvato dal macero oltre 6 tonnellate di generi alimentari consentendo di risparmiare quasi 2 tonnellate di emissioni di CO2. L’azienda, che attualmente conta 55 imprese abbonate, per un indotto di circa 70mila dipendenti, investirà i fondi nello sviluppo della sua app e nel processo di certificazione del proprio impatto ambientale e sociale

Pubblicato il 14 Ott 2021

NO.W ThinkAbout

ThinkAbout, PMI innovativa impegnata nella lotta allo spreco alimentare, ha chiuso in overfunding la sua prima campagna di equity crowdfunding, raccogliendo complessivamente 150 mila Euro. Le risorse saranno investite per sviluppare l’app di “NO.W! No Waste”, piattaforma e-commerce che vende alimenti in eccedenza, recuperandoli dai magazzini dei produttori e mettendoli a disposizione dei dipendenti delle aziende abbonate al servizio, che possono acquistare beni di prima necessità a prezzi scontati.

“La nostra è un’azienda giovane, che in dieci mesi è riuscita a mettere in salvo dal macero oltre 6 tonnellate di generi alimentari e a risparmiare quasi 2 tonnellate di emissioni di CO2″ commenta Andrea Briganti, founder e CEO di ThinkAbout “Attualmente sono 55 le aziende che si sono abbonate al nostro e-commerce, per un indotto di circa 70mila dipendenti, e i numeri sono in continua crescita”. Per questo motivo, le risorse raccolte con il crowdfunding saranno investite per “semplificare ulteriormente l’esperienza di acquisto dei prodotti alimentari, ma anche per avviare un percorso di certificazione dell’impatto ambientale e sociale della nostra attività”.

ThinkAbout fa squadra con le aziende che credono nella social responsibility

La riduzione dello spreco alimentare è uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e, secondo i dati di Waste Watcher 2020, negli ultimi dieci anni la sensibilità rispetto a questo tema è aumentata per il 64% degli italiani. Inoltre, nel 2019 le aziende italiane hanno investito circa un 1,8 miliardi di euro in attività legate alla Corporate Social Responsibility (il 25% in più del 2017), con l’intento di posizionarsi come creatori di valore: nel 92% dei casi si tratta di aziende con più di 80 dipendenti.

“Il nostro sistema consente di incidere su 4 cause di spreco su 5, coprendo oltre il 90% dei motivi di spreco alimentare e recuperando i prodotti prima che si disperdano nella filiera – prosegue Briganti – Solo nel 2019 in Italia sono andati al macero oltre 5,5 milioni di tonnellate di generi alimentari, equivalenti a 15 miliardi di euro, quasi un punto percentuale del PIL. Circa 1/3 della produzione di beni alimentari non giunge fino alla nostra tavola perché viene gettato via, nonostante l’80% sia ancora cibo di ottima qualità”.

Vendendo i prodotti ai dipendenti prima che si disperdano nella filiera

La piattaforma “NO.W! NO Waste” mette in rete produttori di cibo e aziende che si impegnano a sviluppare un progetto di Corporate Social Responsibility attraverso i loro dipendenti a cui offrono l’opportunità di acquistare a prezzi scontati prodotti alimentari perfettamente integri (non fresco né surgelati), che per difetti estetici della confezione, oppure per il ravvicinato termine minimo di conservazione, oppure perché in eccedenza, sarebbero destinati al macero.

Una formula che determina vantaggi per tutti gli attori coinvolti: per i produttori, che minimizzano i costi di smaltimento e migliorano la rotazione di magazzino, per le aziende, che rafforzano la propria brand reputation sui temi della sostenibilità e ingaggiano i propri collaboratori, consentendo loro di risparmiare sui prezzi di acquisto di beni di prima necessità, ottenendo di ritorno delle metriche di impatto sociale e ambientale specifiche.

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