Spreco alimentare

Too Good To Go, per il 2022: 50 milioni di prodotti con etichetta consapevole per limitare lo spreco alimentare 

Solo nel 2021, grazie ai primi partner che hanno applicato l’Etichetta Consapevole su alcune delle loro referenze, sono stati immessi in commercio più di 10 milioni di prodotti con l’obiettivo di sensibilizzare il consumatore ad utilizzare i propri sensi prima di gettare un alimento. Un risultato che Too Good To Go intende almeno triplicare nel 2022 

Pubblicato il 23 Mag 2022

Etichetta consapevole - Too Good To Go

Grazie alla campagna europea che punta a promuovere l’Etichetta Consapevole, un’ulteriore specifica in etichetta (“Spesso Buono Oltre”) per consapevolizzare i consumatori sul significato della dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” e per incoraggiarli ad utilizzare i propri sensi prima di gettare un alimento ancora consumabile, Too Good To Go ha già coinvolto 10 milioni di prodotti presenti sugli scaffali nel 2021 e grazie all’impegno di 12 nuove aziende mira almeno a triplicare i numeri sul 2022. 

Dalla survey condotta con il centro di ricerca statistico Epinion, su un campione di 1.000 intervistati a livello italiano e 12.077 intervistati a livello europeo, risulta che il 73% delle persone, dopo aver visto l’Etichetta Consapevole di Too Good To Go, si sentono ispirate a guardare, annusare, assaggiare il prodotto prima di gettarlo, contribuendo quindi ad avere un impatto diretto contro lo spreco alimentare a livello domestico e non solo. Inoltre, l’84% della popolazione intervistata pensa che lo spreco alimentare sia un grosso problema e che il 74% vorrebbe fare di più per limitare lo spreco tra le mura domestiche.

Grazie ai nuovi partner che hanno aderito alla campagna (ABBI Group, Biova Project, cameo, Circular Food, Delicatesse, Eridania, Ferrarini, Gruppo Montenegro, Mielizia, Olio Viola, Roncadin, Vallé) nel 2022 Too Good To Go mira a raggiungere 50 milioni di confezioni con Etichetta Consapevole in commercio solo in Italia. 

 

L’impegno di Too Good To Go contro lo spreco alimentare: “fondamentale è incidere sul comportamento domestico”

Sono 9 milioni le tonnellate di cibo sprecate ogni anno in Europa causate dalla scorretta interpretazione delle diciture in etichetta, che equivalgono a più di 22 milioni di tonnellate di CO2e immesse nell’atmosfera: un danno non solo economico, ma in primis ambientale derivato dall’errata comprensione della differenza tra data di scadenza (che in etichetta viene indicata dalla frase “da consumare entro”) e TMC (Termine Minimo di Conservazione) ovvero “da consumarsi preferibilmente entro”.

Un’iniziativa che l’app anti-spreco ha lanciato ufficialmente già in 12 Paesi dell’Unione Europea (su 15 in cui è presente) e che punta ad espandere sempre di più, soprattutto in Paesi molto sensibili al tema come l’Italia dove Too Good To Go è stata lanciata in oltre 600 comuni, conta quasi 6 milioni di utenti, ha permesso di salvare più di 7.5 milioni di pasti e di non emettere in atmosfera oltre 18.750 milioni di kg di CO2e. 

“L’Etichetta Consapevole è uno dei fondamenti dell’impegno di Too Good To Go contro lo spreco alimentare. Grazie alla nostra app, abbiamo già contribuito a salvare più di sette milioni e mezzo di Magic Box in Italia in soli tre anni dal lancio, ma è andando ad incidere (anche) sul comportamento domestico dei consumatori che faremo davvero la differenza. E le aziende, grandi e piccole, dell’agroalimentare stanno diventando sempre più sensibili al tema: con 23 partner aderenti e tanti altri che arriveranno nei prossimi mesi amplieremo sempre di più il messaggio e il nostro obiettivo di sensibilizzazione della popolazione italiana” spiega Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go. 

Un traguardo che Too Good To Go mira a raggiungere anche grazie all’app: nelle Magic Box Dispensa – dei sacchetti di prodotti delle grandi marche che si stanno avvicinando alla scadenza e che presentano il TMC – fino alla fine di maggio è possibile trovare in ogni box un vademecum per evitare di gettare quei prodotti “spesso buoni oltre” che si trovano nelle cucine di casa.  

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