Food&Beverage

Cibus Tec Forum, l’Italia si distingue nel Food&Beverage

Le evidenze emerse a Parma in occasione della prima edizione di Cibus Tec Forum, una due giorni sull’industria dei macchinari per la produzione e il packaging del Food&Beverage. L’Italia si aggiudica il primo posto nel mondo tra i paesi esportatori di tecnologie in questo settore con cui intende generare valore aggiunto lungo tutta la filiera e accrescere i livelli di sostenibilità economica, ambientale e sociale

Pubblicato il 02 Nov 2022

italia food&beverage

Tra le tante eccellenze del made in Italy, il nostro Paese si contraddistingue nel mondo anche nel settore delle tecnologie per il Food&Beverage con cui è in grado di mettere a valore le sfide della tecnologia 4.0, della robotica, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’innovazione per generare valore aggiunto lungo tutta la filiera e accrescere i livelli di sostenibilità economica, ambientale e sociale.

Food&Beverage: Italia primo paese esportatore mondiale di tecnologie

Nel primo semestre del 2022 l’Italia ha esportato tecnologie per il Food&Beverage per un valore di 1.722 milioni di euro, con una variazione tendenziale rispetto all’anno precedente del +7,8%, confermandosi primo paese esportatore a livello mondiale, prima di Germania, Paesi Bassi e USA. Nei primi sei mesi del 2022, i principali importatori di tecnologia italiana sono stati gli USA (174 milioni di euro, var. +4,2), seguiti da Francia (136 milioni di euro, var. +8%) e Germania (121 milioni di euro, var. +24,8%).  Le tipologie di macchine per il settore alimentare maggiormente esportate sono state: apparecchi per la preparazione di bevande calde o per cottura/riscaldamento degli alimenti (595 milioni di euro), macchine per la panificazione/pasticceria o per la preparazione di pasta (338 milioni di euro) e più in generale, macchine per la preparazione o fabbricazione industriale di alimenti e bevande (224 milioni di euro).

Per quanto riguarda l’export di macchine per il packaging, nel primo semestre del 2022 l’Italia si colloca al secondo posto nella classifica internazionale, dopo la Germania (2.689 milioni di euro), con un valore di 2.500 milioni di euro (-5,4% rispetto all’anno precedente); seguono Cina, Paesi Bassi e Stati Uniti. Anche in questo caso, sono gli Stati Uniti i primi importatori, per un valore di 373 milioni euro (anche se con una var. del -6,21%), seguiti da Francia, per un valore di 217 milioni di euro (in grande crescita: +20,8%) e Germania, per un valore di 172 milioni di euro.

Sono i dati di una ricerca dellOsservatorio Machinery Nomisma presentata a Parma in occasione della prima edizione di Cibus Tec Forum, una due giorni sull’industria dei macchinari per la produzione e il packaging del food&beverage. Centocinquanta le aziende espositrici tra partner tecnologici, innovatori e startup da 12 nazioni in rappresentanza di tutte le fiere tecnologiche per l’industria alimentare e delle bevande, 100 buyer internazionali da 16 Paesi, grazie alla collaborazione con Agenzia ICE.

Italia e Food&Beverage: tecnologie 4.0 per rispondere a sfide epocali

Al convegno “Processing e packaging tra digitalizzazione e sostenibilità” si è parlato di come il settore delle tecnologie food & beverage colga le sfide della tecnologia 4.0, della robotica, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’innovazione per generare valore aggiunto lungo tutta la filiera e accrescere i livelli di sostenibilità economica, ambientale e sociale. In particolare, secondo una ricerca dell’Osservatorio Smart AgriFood, “le imprese della trasformazione alimentare sono aperte all’innovazione e alla sperimentazione di soluzioni 4.0, anche se ancora spesso legate a tecnologie di base. Delle 135 imprese analizzate, circa l’87% applica o sperimenta almeno una tecnologia digitale, principalmente nei processi distributivi e produttivi, fra le quali spiccano i software di gestione dei fornitori e del magazzino (75%) e i dispositivi portatili (57%)”.

Nuove tecnologie basate sui dati per un sistema alimentare più sicuro, digitale e tracciabile

Nel convegno “Innovazioni e Tendenze della Sicurezza Alimentare” si è affrontato un tema prioritario per il settore alimentare: come la sicurezza e la qualità vengono e verranno gestite, studiate e garantite dai produttori, dalla GDO e dalle autorità in un contesto in continuo cambiamento. Ne hanno parlato le organizzazioni internazionali di riferimento, unitamente ad alcuni dei principali attori dell’industria alimentare e tecnologica. Ritu Nalubola, Direttrice del U.S. Food & Drug Administration (FDA) Ufficio Europeo, ha ribadito l’importanza della collaborazione tra i vari attori del sistema e, in particolare, con le autorità di regolamentazione mondiali e ha dichiarato che “la FDA sfrutta i nuovi strumenti e le ultime tecnologie per i dati per creare un sistema alimentare più sicuro, più digitale e tracciabile. Il sequenziamento dell’intero genoma, attraverso la rete Genome Trakr, è uno di questi strumenti entusiasmanti per ottenere risposte più rapide alle epidemie di origine alimentare”.

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