Sostenibilità

Combattere il surriscaldamento globale riducendo lo spreco alimentare: l’appello di Too Good To Go

Lo spreco alimentare, responsabile del 10% delle emissioni di gas serra, è uno dei fattori sui quali è oggi più urgente intervenire per contribuire subito alla riduzione delle emissioni. Too Good To Go invita a un’azione immediata, collaborando con importanti aziende del settore alimentare

Pubblicato il 30 Lug 2023

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L’estate 2023 sta registrando temperature record in tutto il mondo, con particolare intensità in Europa meridionale e orientale. Questi dati allarmanti, con il 6 luglio segnato come il giorno più caldo mai registrato (17,08 gradi Celsius di media globale), sottolineano l’urgenza di contrastare il cambiamento climatico.

Agire subito per ridurre le emissioni causate dallo spreco alimentare

Un’azione concreta in questa direzione può essere la riduzione dello spreco alimentare, responsabile del 10% di tutte le emissioni di gas serra causate dall’uomo. Secondo il Project Drawdown, affrontare questo problema potrebbe  contribuire a limitare l’aumento della temperatura a soli 2°C entro il 2100.

Too Good To Go, azienda a impatto sociale certificata B Corp e focalizzata sulla gestione delle eccedenze alimentari, invita a un’azione immediata. Con oltre 81 milioni di utenti registrati e 145.000 partner attivi in 17 Paesi, Too Good To Go collabora con giganti del settore alimentare come Carrefour, Aldi, Starbucks, tra gli altri, per combattere lo spreco alimentare.

“Lo spreco di cibo è uno dei principali fattori di emissione di gas serra e dobbiamo agire subito per garantire un futuro sostenibile” afferma Mirco Cerisola, Italian Country Director di Too Good To Go. In generale appare poi chiaro che necessaria una maggiore istruzione per ridurre lo spreco alimentare.

La missione di Too Good To Go è ispirare e responsabilizzare tutti a combattere insieme lo spreco alimentare, unendo le forze di singoli, aziende e politici. In 7 anni di attività, Too Good To Go ha contribuito a evitare che oltre 220 milioni di pasti andassero sprecati, l’equivalente di 550.000 tonnellate di CO2e evitate. Il suo appello è chiaro: è tempo di agire, per noi e per le generazioni future.

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