Sicurezza alimentare

Sicurezza alimentare globale: l’UE si impegna a assicurare cibo a prezzi bassi

I cambiamenti climatici e la tutela della biodiversità, le conseguenze della pandemia da COVID-19 e la guerra in Ucraina richiedono di accelerare la transizione verso sistemi agroalimentari più resilienti e sostenibili. La Commissione europea ha presentato una serie di azioni a breve e medio termine per migliorare la sicurezza alimentare globale e sostenere gli agricoltori e i consumatori nell’UE

Pubblicato il 25 Mar 2022

Crisi alimentare: le soluzioni dell'Europa

Due anni di pandemia da Covid-19 e, più recentemente, l’invasione russa dell’Ucraina e la successiva guerra, la crisi energetica dovuta alla chiusura delle esportazioni di gas dalla Russia,  aggravano una situazione di sicurezza alimentare (food security) già molto allarmante, con un’impennata mai vista dei prezzi globali delle materie prime come dei costi dei fattori di produzione, tra cui energia e fertilizzanti e un numero crescente di persone insicure e malnutrite.

Secondo i dati del Monitoring Eu Agri-Food Trade di maggio 2022 (i più recenti disponibili) il commercio agroalimentare dell’UE ha raggiunto un valore totale di 34,9 miliardi di euro con un aumento dell’11% su base mensile e del 32% rispetto a maggio dello scorso anno: aumento dovuto all’impennata dei prezzi delle materie prime.

Le esportazioni sono state pari 19,4 miliardi di euro per una crescita dell’8% su base mensile e del 21% rispetto a maggio 2021, con volumi più elevati di grano e mais ma volumi inferiori di altre esportazioni di cereali.

Abbiamo importato di più e per un valore di 15,6 miliardi di euro, in aumento del 15% rispetto ad aprile e del 48% in più rispetto a maggio dello scorso anno, principalmente a causa del forte aumento dei volumi di importazione di mais e dai prezzi più elevati di caffè e noci.

Food security: non tutti hanno accesso al cibo

Già a settembre del 2021, oltre 161 milioni di persone in 42 paesi erano gravemente insicure dal punto di vista alimentare tanto che quasi una persona su tre nel mondo non aveva accesso a cibo adeguato e per circa 3 miliardi di persone i costi di una dieta sana erano fuori portata.

Tale scenario pone all’attenzione di tutti, ancora una volta, la necessità che agricoltura e catene di approvvigionamento alimentare europee diventino più resilienti e sostenibili, in linea con la strategia Farm to Fork che, al centro del Green Deal europeo, si pone l’obiettivo di rendere i sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente.

In termini di cooperazione allo sviluppo, nel periodo 2014-2020 l’UE – importante attore umanitario e di sviluppo nella sicurezza alimentare e nutrizionale – ha stanziato oltre 10 miliardi di euro per migliorare la sicurezza alimentare globale dei più poveri e vulnerabili, per contribuire a sradicare la fame e affrontare meglio la malnutrizione. E nel programma di cooperazione internazionale 2021-27 (NDICI-Global Europe), i sistemi alimentari sono un’area prioritaria in circa 70 paesi partner.

Anche se la disponibilità di cibo non è attualmente in gioco nell’UE, poiché il continente è in gran parte autosufficiente per molti prodotti agricoli, si assiste ad un inasprimento di una situazione già di per sé sfidante – visto che sia Ucraina che Russia sono importanti fornitori dei mercati globali, in particolare per i cereali e gli oli vegetali – che impone un grosso limite all’agricoltura nell’importazione di prodotti specifici (proteine dei mangimi) e la sottopone a elevati costi di input (fertilizzanti ed energia fossile), insostenibili sia nel medio che lungo periodo.

L’UE è un esportatore netto di prodotti alimentari e la politica agricola ccomunitaria (PAC) mantiene una disponibilità sufficiente di prodotti alimentari e prezzi ragionevoli per i consumatori.

Una filiera alimentare ben funzionante, compreso un quadro di concorrenza che tenga conto delle caratteristiche del settore agricolo, e un mercato unico fluido consentono la migliore allocazione delle risorse tra gli operatori alimentari dell’UE, con il miglior rapporto qualità-prezzo possibile per i consumatori dell’UE.

Per far fronte alle crisi alimentari, occorre “iniettare” più resilienza e sostenibilità nelle supply chain agroalimentari

Una profonda crisi che conferma l’urgenza di accelerare a livello globale la transizione del sistema agroalimentare verso i temi della sostenibilità e della resilienza per prepararci meglio alle perturbazioni future.

Tanto che, la Commissione si è impegnata ad adottare tutte le misure necessarie per garantire che l’UE, in quanto esportatore netto di prodotti alimentari e principale produttore agroalimentare, contribuisca alla sicurezza alimentare globale, in particolare in Ucraina, Nord Africa e Medio Oriente, che dipendono in gran parte dalle importazioni di cereali, nonché in Asia e nell’Africa subsahariana.

Inoltre, in seguito al vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari del 2021, la Commissione si è impegnata in otto coalizioni che mirano alla trasformazione dei food systems, alla resilienza e alla crescita sostenibile della produttività.

“La guerra della Russia contro l’Ucraina ha creato una moltitudine di problemi, anche in relazione alla sicurezza alimentare globale. Quando si tratta di cibo, ora è il momento per l’Europa di mostrare la sua solidarietà: aiutare l’Ucraina, la sua popolazione e gli agricoltori, così come i paesi vulnerabili importatori di cibo in tutto il mondo che affrontano l’aumento dei prezzi e potenziali carenze – dichiara Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo della Commissione – Continueremo a fornire aiuti umanitari per alleviare le sofferenze degli ucraini assicurando loro l’accesso a beni e servizi di base, in particolare il cibo. Allo stesso tempo, dobbiamo evitare qualsiasi restrizione all’esportazione per mantenere un coperchio sui prezzi dei prodotti alimentari. Sebbene l’UE stessa non affronti un rischio per la sicurezza alimentare, dovremmo affrontare i problemi di accessibilità economica degli alimenti e adottare misure per rendere la nostra agricoltura e le nostre catene di approvvigionamento alimentare più resilienti e sostenibili per far fronte alle crisi future”.

Rafforzare la sicurezza alimentare globale partendo dall’accesso a beni e servizi di base in Ucraina

La sicurezza alimentare nell’Ucraina dilaniata dalla guerra è di grande preoccupazione, in particolare nelle città assediate, con la Russia che sembra prendere di mira e distruggere i luoghi di conservazione degli alimenti. La Commissione sostiene l’Ucraina nello sviluppo e nell’attuazione di una strategia di sicurezza alimentare a breve e medio termine per garantire che i fattori di produzione raggiungano le aziende agricole, ove possibile, e che gli impianti di trasporto e stoccaggio siano mantenuti per consentire all’Ucraina di nutrire i suoi cittadini ed, infine, di riconquistare i suoi mercati di esportazione.

Un programma di sostegno di emergenza dell’UE di 330 milioni di euro per l’Ucraina contribuirà a garantire l’accesso a beni e servizi di base, nonché la protezione della popolazione. Un altro obiettivo importante sarà quello di ricostruire le infrastrutture civili su piccola scala, la pianificazione strategica e garantire la sicurezza energetica.

La Commissione garantirà un follow-up e un’analisi regolari dei prezzi alimentari e dell’insicurezza alimentare e continuerà a impegnarsi in seno agli organismi internazionali e multilaterali (FAO, OMC, G7, G20) per coordinare le politiche. Inoltre, l’UE ha intensificato l’assistenza umanitaria per le regioni e i gruppi di popolazione più colpiti dall’insicurezza alimentare.

Nel programma 2021-27 per la cooperazione internazionale, l’UE lavorerà allo sviluppo della sostenibilità dei sistemi alimentari con circa 70 paesi partner. Inoltre, in occasione del vertice sulla nutrizione per la crescita tenutosi a Tokyo nel dicembre 2021, l’UE e i suoi Stati membri si sono impegnati a continuare ad affrontare la malnutrizione con un impegno sostanziale pari a 4,3 miliardi di EUR, di cui almeno 2,5 miliardi di EUR provenienti dall’UE per la cooperazione internazionale con un obiettivo nutrizionale nel periodo 2021-2024.

“Non lasceremo che l’Ucraina rimanga sola di fronte all’aggressione russa. La nostra prima priorità è assicurarci che gli ucraini abbiano abbastanza cibo, carburante e acqua. Li aiuteremo anche a continuare a piantare e coltivare cereali e semi oleosi, tanto necessari per se stessi e per il mondo, e a facilitare le loro esportazioni – ha aggiunto Janusz Wojciechowski, Commissario per l’Agricoltura – L’UE è una superpotenza agricola e faremo in modo che i nostri agricoltori dispongano del pieno sostegno della Commissione per rispondere alle esigenze alimentari globali. Lo faremo lavorando per rendere le nostre catene di approvvigionamento alimentare più sostenibili e resilienti alle crisi future. ”

I piani economici europei a sostegno di agricoltori e consumatori dell’UE

Per migliorare l’accessibilità economica dei prodotti alimentari, gli Stati membri possono applicare aliquote ridotte dell’imposta sul valore aggiunto  (IVA)  e incoraggiare gli operatori economici a contenere i prezzi al dettaglio; inoltre, possono attingere a fondi dell’UE come il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) che sostiene le azioni dei paesi dell’UE per fornire cibo e/o assistenza materiale di base ai più vulnerabili.

Il meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi (EFSCM), di recente istituzione, che riunisce le amministrazioni europee e nazionali e gli attori privati lungo tutta la catena di approvvigionamento, effettuerà una mappatura approfondita dei rischi e delle vulnerabilità della filiera alimentare dell’UE, seguita da raccomandazioni e adeguate misure di mitigazione.

Per svolgere il suo ruolo di fornitore alimentare globale che continua ad essere impegnato nella transizione ambientale, la Commissione ha adottato diverse misure.

Innanzitutto, un pacchetto di sostegno di 500 milioni di euro, anche utilizzando la riserva di crisi, per sostenere i produttori più colpiti dalle gravi conseguenze della guerra in Ucraina.

Su tale base, gli Stati membri potrebbero fornire un sostegno finanziario supplementare agli agricoltori per contribuire alla sicurezza alimentare globale o affrontare le turbative del mercato dovute all’aumento dei costi dei fattori di produzione o alle restrizioni commerciali.

Il sostegno agli agricoltori impegnati in pratiche sostenibili dovrebbe essere prioritario, garantendo nel contempo che le misure si rivolgano ai settori e agli agricoltori più duramente colpiti dalla crisi.

A partire dal 16 ottobre 2022 sono previsti maggiori anticipi di pagamenti diretti e misure di sviluppo rurale connesse alle superfici e a allevatori e agricoltori. Misure di sicurezza del mercato sosterranno il mercato delle carni suine in considerazione della situazione particolarmente difficile del settore.

Una deroga eccezionale e temporanea per consentire la produzione di qualsiasi coltura a fini alimentari e mangimi su terreni a riposo, pur mantenendo il pieno livello del pagamento per l’inverdimento per gli agricoltori, amplierà la capacità produttiva dell’UE nonostante la limitata disponibilità di terreni fertili.

Specifiche flessibilità temporanee ai requisiti di importazione esistenti in materia di mangimi contribuiranno ad alleviare la pressione sul mercato dei mangimi.

La Commissione ha proposto un nuovo quadro temporaneo autonomo per le crisi che copre anche gli agricoltori, i produttori di fertilizzanti e il settore della pesca. Ciò consente aiuti di Stato agli agricoltori colpiti da aumenti significativi dei costi dei fattori di produzione. I prezzi dei fertilizzanti e le forniture per gli agricoltori saranno monitorati per garantire che le prospettive dei raccolti dell’UE non siano compromesse.

La Commissione propone inoltre che gli Stati membri comunichino mensilmente i dati sulle scorte private di prodotti essenziali per alimenti e mangimi per avere una panoramica tempestiva e accurata della loro disponibilità.

L’agricoltura deve ridurre la dipendenza dall’energia 

La sostenibilità alimentare è parte integrante della sicurezza alimentare. Nell’attuare le necessarie transizioni stabilite nelle strategie “Dal produttore al consumatore” e alla biodiversità, la Commissione garantirà che la produttività complessiva dell’agricoltura dell’UE non sia compromessa. Ciò significa un maggiore utilizzo dell’innovazione per contribuire ad aumentare le rese in modo sostenibile, come l’agricoltura di precisione, nuove tecniche genomiche, una migliore gestione dei nutrienti, una gestione integrata dei parassiti, alternative biologiche ai pesticidi chimici, ecc.

Rafforzare la resilienza, riducendo la dipendenza dell’agricoltura europea dall’energia, dalle importazioni ad alta intensità energetica e dalle importazioni di mangimi è più che mai una necessità. La resilienza richiede fonti di importazione diversificate e sbocchi di mercato attraverso una solida politica commerciale multilaterale e bilaterale.

Una maggiore efficienza nell’uso dell’azoto, la transizione all’ammoniaca verde per i fertilizzanti e la valorizzazione della biomassa sono tra le proposte presentate dalla Commissione che invita gli Stati membri a utilizzare tutti gli strumenti disponibili nei loro piani strategici della PAC per il periodo 2023-2027 a tale riguardo.

Ciò riguarda, ad esempio, l’uso di strumenti di gestione del rischio, lo sviluppo dell’agricoltura di precisione o il sostegno accoppiato per promuovere le colture proteiche.

Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha affermato: “La produzione alimentare è una necessità in quanto sostiene la nostra vita, così come la natura. Dobbiamo essere consapevoli dell’impatto ambientale del nostro cibo e promuovere abitudini di produzione e alimentazione che siano sane e portino alla resilienza e alla sostenibilità, un modo diretto per un cibo sicuro per miliardi di persone in tutto il mondo. Anche la pesca e l’acquacoltura hanno un ruolo chiave da svolgere nel fornire sicurezza alimentare e nutrizione”.

La CE intensifica il sostegno all’azione globale per trasformare i food systems

Alla luce della terribile situazione politica internazionale che minaccia la sicurezza alimentare globale e degli elevati prezzi dei prodotti alimentari, dopo due anni di pandemia di Covid-19 e le conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina, la Commissione intensifica il suo sostegno alla trasformazione dei sistemi alimentari impegnandosi attivamente in otto coalizioni globali che, riunendo rappresentanti nazionali, organizzazioni della società civile, ricercatori e organizzazioni internazionali, si propongono di rafforzare l’azione collettiva a favore di una trasformazione sostenibile dei sistemi alimentari.

Tali alleanze aiuteranno i paesi partner nei loro sforzi per trasformare i sistemi alimentari e contribuiranno a far progredire l’agenda della strategia “Dal produttore al consumatore”. La decisione di impegnarsi attivamente in queste otto alleanze volontarie fa seguito al vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari che si è svolto il 23 e 24 settembre 2021 a New York e che ha posto in cima all’agenda globale, la necessità di trasformare i sistemi alimentari rendendoli più sostenibili, e fornendo al contempo cibo sano, nutriente e conveniente. Le alleanze

Stella Kyriakides, Commissaria responsabile per la Salute, ha dichiarato: “Le crisi climatiche e della biodiversità, il COVID-19 e la guerra in Ucraina richiedono di accelerare la transizione verso sistemi alimentari resilienti e sostenibili. Queste otto coalizioni sono un’azione tangibile per realizzare questa transizione, coprendo l’intera catena alimentare dalla produzione primaria alla trasformazione e al consumo alimentare. Sostengo pienamente gli obiettivi delle coalizioni che mirano a garantire che il cibo sano e nutriente proveniente da sistemi alimentari sostenibili sia accessibile a tutti e a ridurre le perdite e gli sprechi alimentari. Lavorare e agire insieme su questi temi è la soluzione per superare l’insicurezza e mettere il nostro pianeta sulla strada della sostenibilità”.

Le otto coalizioni globali con cui la CE rafforza l’azione collettiva a favore di sustainable food systems

La Commissione europea sarà un partner importante delle seguenti otto coalizioni:

  1. Food is never waste sosterrà i paesi nello sviluppo di una serie di interventi specifici, che vanno dalle politiche e regolamenti alle iniziative volontarie, per dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030 e ridurre le perdite alimentari di almeno il 25%.
  2. Healthy Diets from Sustainable Food Systems for Children & all affronterà tre questioni: la malnutrizione in tutte le sue forme; il cibo non igienicamente sicuro; e l’impatto ambientale della produzione alimentare promuovendo, ad esempio, diete sane con un maggiore contributo a base vegetale.
  3. School Meals Coalition si concentrerà sul miglioramento della qualità e sull’espansione della scala dei programmi di pasti scolastici a livello globale come come parte dei programmi di protezione sociale. L’alimentazione scolastica può avere un effetto positivo sul miglioramento dell’iscrizione e della frequenza scolastica.
  4. Aquatic and Blue Foods punta a realizzare il pieno potenziale degli alimenti acquatici sostenibili – come pesci, crostacei, piante acquatiche e alghe, catturati o coltivati in acqua dolce o ecosistemi marini – per aiutare a porre fine alla malnutrizione e costruire sistemi alimentari positivi per la natura, equi e resilienti.
  5. Agro-ecology mira a scalare le pratiche agroecologiche e le catene del valore, per sistemi alimentari più inclusivi e sostenibili. L’attenzione è rivolta al sostegno dell’innovazione, facendo uso delle conoscenze locali e scientifiche.
  6. Zero Hunger sosterrà la riduzione della fame allineando le risorse esistenti del settore pubblico e privato e gli investimenti che si sono dimostrati positivi sui mezzi di sussistenza delle piccole aziende agricole, come la partecipazione alle organizzazioni degli agricoltori, i servizi di estensione per le donne agricoltrici, i programmi professionali per i giovani rurali, lo stoccaggio e le catene del freddo.
  7. Fighting food crises along the Humanitarian-Development-Peace nexus mira a creare le condizioni e le strutture abilitanti per un approccio alla resilienza dei sistemi alimentari in contesti fragili, come l’azione preventiva e lo sviluppo di schemi di protezione sociale che rispondono agli shock.
  8. Sustainable Productivity Growth si concentra sulla tecnologia e sulle innovazioni per la crescita della produttività agricola, affrontando al contempo le sfide del cambiamento climatico. Fornirà una piattaforma per condividere le migliori pratiche, identificare le lacune nelle conoscenze e le opportunità di ricerca.

“L’aggressione russa in Ucraina non è solo una violazione del diritto internazionale, ma è anche una minaccia per la sicurezza alimentare internazionale. Poiché il futuro della nostra sicurezza alimentare si basa su sistemi agricoli resilienti e sostenibili, dobbiamo lavorare insieme per far progredire sistemi produttivi per la società, redditizi per gli agricoltori e protettivi del nostro ambiente” ha commentato Janusz Wojciechowski, Commissario per l’Agricoltura.

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